Calatafimi Segesta

Ascesi così, con gli occhi rivolti a terra e il sangue invaso da un fitto benessere, che mi pareva emanare dal luogo: finalmente levai lo sguardo e mi accorsi allora che ero sotto il tempio. Con queste parole lo scrittore Alberto Moravia, descrisse il suo ascetico viaggio fino alla sommità del sacro e nobile Tempio di Segesta; luogo millenario, situato su di una collina e circondato da montagne.

Calatafimi Segesta è culla di civiltà antiche di cui devotamente preserva l’inestimabile patrimonio storico, architettonico, artistico e perfino religioso. Il Comune, appartenente alla Provincia di Trapani, si raggiunge percorrendo l’autostrada in direzione Trapani – Palermo. Giunti a destinazione, già ammaliati dalla contemplazione della fulgida natura circostante, ci si troverà al cospetto della storia.

Calatafimi e Segesta sono terre di battaglie, intrighi, scorrerie, ardue contese.

Brilla sotto il sole la sacralità dei templi a cui s’intona la voce delle moderne e più lontane Chiese di culto cristiano come quelle del Santissimo Crocifisso, della Santissima Trinità e della Madonna del Giubino, site a Calatafimi.

Ad attirare i visitatori in questo luogo contribuiscono i suggestivi vicoletti spagnoli (Vicolo delle Origini, Vicolo dei Massari, dei Caprai e dei Pecorai, vicolo della Maestranza) che s’intersecano armonicamente alle moderne strade.

Accanto a precorsi archeologici, rinomati per la loro bellezza e curiosità, spicca il patrimonio naturalistico di Segesta.

Le terme di Segesta (o bagni liberi), immersi tra canneti e tamerici, sono circondati da rocce di travertino bianco. Si tratta di un paesaggio incantevole e gratuito con acque che incessantemente sgorgano dalla sorgente a una temperatura di circa 47 gradi, con proprietà benefiche e curative.

Le terme di Segesta furono e rimangono luogo di ristoro, toccato dalla storia ma anche dalla mitologia, luogo di sosta per l’eroe Eracle, stremato dalle sue “fatiche”.

Fu proprio nei pressi di questo meraviglioso territorio che il troiano Enea fondò “Acesta” ribattezzata dagli Arabi Kalat-al-fimi, da cui deriva il nome di Calatafimi.

Storia di Calatafimi Segesta

A Calatafimi Segesta si cammina tra la storia e la mitologia. Le sue origini risalgono all’età araba. Il borgo attuale, antecedente all’omonimo Comune, si sviluppò a partire dal IX sec. a.c. intorno al Qal’ at fimi, che significa ‘Rocca di Eufemio’, un monumentale castello innalzato intorno al 1200. Il territorio per lungo tempo fu considerato luogo strategico, tanto che nel XIV sec. a.c. gli aragonesi vollero cingere di mura l’estremità del centro abitato.

Su questo lembo di terra sorse Segesta, città fondata dagli Elimi (antico popolo della Sicilia Occidentale) che fino al V sec. a.c., dopo la conquista dei romani, raggiunse e mantenne l’apice del suo splendore.§
Nel 414 a.c. si combattè la battaglia tra le due illustri potenze Selinunte e Segesta che coinvolse anche Atene e Cartagine. Fu proprio grazie all’ausilio di quest’ultima che Segesta ottenne una schiacciante e faticata vittoria contro la sua secolare rivale. Le incursioni dei vandali e la successiva distruzione degli arabi, decretarono (secondo alcune fonti storiche) l’irrimediabile decadenza di Segesta. Secondo una più recente ricostruzione, il territorio passò nelle mani dei musulmani.

Calatafimi fino al 1336 fu borgo di possesso demaniale, passò poi ai conti di Modica, agli Speciale e alla famiglia Ajutamicristo (baroni di Misilmeri e Calatafimi).

Tra i momenti storici più significativi merita menzione la Battaglia di Calatafimi Segesta (1860) nel corso della Spedizione dei Mille, in cui Garibaldi e “i suoi” combatterono per l’unificazione d’Italia. La battaglia ebbe luogo sul colle di Pianto Romano, su cui fu edificato il Sacrario di Pianto Romano, monumento commemorativo. Molti siciliani si schierarono dalla parte dei Garibaldini e malgrado non avessero mai ricevuto alcun addestramento militare, animati da un forte entusiasmo, raggiunsero la vittoria.

Cosa vedere a Calatafimi Segesta

Oltre alle già citate terme naturali di Segesta e ai vicoli spagnoli di Calatafimi, non potrete fare a meno di visitare alcuni luoghi di inestimabile bellezza e valore storico, tra cui:

Tempio dorico di Segesta e Teatro Greco: collocati nel Parco archeologico di Segesta che comprende ben 12 siti da visitare.

Dalla sommità del Monte, in cui è sito il teatro, sono visibili anche i resti di un castello, di una moschea (risalente al periodo musulmano) e di una chiesa fondata nel 1442. Quest’aria di Segesta è ancora oggetto di studio. Oltre ai due luoghi sacri che si trovavano fuori dalla cinta muraria, al Tempio e al Santuario di contrada Mango, si è aggiunta recentemente anche una necropoli ellenistica.

Ossario di Pianto Romano (con l’omonimo monumento e Museo): Il sacrario di Pianto Romano è un monumento garibaldino sito in località Pianto Romano. Sorge proprio nei pressi dell’altura che fu teatro della battaglia, a pochi chilometri dal centro abitato di Calatafimi. Ha la forma di un obelisco e contiene un ossario in cui sono custodite le spoglie dei caduti e altri cimeli.

Santuario Maria Ss. Del Giubino a Calatafimi: una meravigliosa perla ubicata nel centro storico della città, risalente al 1495. Di quell’epoca, il Santuario conserva un bassorilievo raffigurante la Madonna con Bambino.

La rilevanza artistica e storica di questo luogo si lega alla bellezza degli esterni, costellati di vegetazione mediterranea con una forte presenza di palme nane.

Casa Museo di Garibaldi: si tratta della casa in cui Garibaldi riposò dopo la nota Battaglia di Calatafimi.

All’interno della casa, in Via Marconi, è ubicato il letto in cui dormì l’eroe d’Italia oltre ad altri cimeli di grande importanza storica.

Castello Eufemio: un Castello – fortezza Medievale, utilizzato all’origine per controllare le vie di accesso a Segesta. Nella prima metà del XIII secolo divenne uno dei castelli imperiali utilizzati dalle truppe di Federico II durante la lotta contro i musulmani. Divenne poi presidio militare e prigione fino al 1868.

Delizie da gustare a Calatafimi Segesta

Nel corso del vostro viaggio alla scoperta delle meraviglie di Calatafimi – Segesta, non potrete fare a meno di gustare alcune eccezionali delizie locali tra cui i bastarduna di Catalafimi Segesta. Si tratta, in poche parole, del saporito frutto derivato dai fiori di fico d’india, coltivati nel territorio di Calatafimi – Segesta.

La particolare freschezza, il gusto dolciastro, la morbida e succulenta consistenza, rendono questo frutto uno dei più apprezzati e ricercati della Sicilia.

Se siete alla ricerca di prodotti tradizionali, di certo vi imbatterete nella caciotta degli Elimi un formaggio locale, caratterizzato da una pasta semicotta con una stagionatura a bassa temperatura.

A conquistarvi di certo saranno le cassatelle alla ricotta di Calatafimi – Segesta, dolce croccante a forma di mezzaluna, farcito con ricotta e scaglie di cioccolato.

Tra gli altri prodotti locali, meritano menzione la porchetta di Calatafimi Segesta e i maccheroni al ragù.

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