Il corallo. Oro rosso del mediterraneo
- Stefania Martinez
- 5 agosto 2021
Trapani e il Corallo, una lunga storia d’amore. L’oro rosso del mediterraneo contribuì alla più diffusa forma di artigianato trapanese e la sua lavorazione divenne nei secoli un’arte celebrata in tutto il mondo.
DALLA RICERCA ALLA SCULTURA
Il corallo non s’incontra per caso, ma va cercato, ed è per questo che i pescatori “corallai” si mettevano in mare alle prime luci dell’alba e con le loro imbarcazioni, i “ligudelli”, andavano a strappare dai fondali con lo ‘ngegnu, una struttura a croce con delle reti a strascico, i preziosi rami rossi. Il corallo, capolavoro della natura, veniva poi venduto ai “maestri corallari” che lo pulivano eliminando lo strato arancione, il “cenosarco”, con raschietti in ferro e pietra molare, lo tagliavano con la tenaglia e lo lavoravano con la lima e con la mola di pietra, fino a ridurlo in piccoli pezzi o sferette che venivano bucate con un piccolo trapano, il “fusellino”, per poi trasformarsi in meravigliosi gioielli che venivano lucidati, per restituire al corallo il suo colore naturale.
Gli scultori, invece, avevano il compito di lavorare i rami più grossi per creare, con il “bulino” e il “cesello”, piccole sculture di grande pregio artistico. È così che nasce la “scuola artigiana trapanese del corallo”.
LA MITOLOGIA
Mitologicamente, l’oro rosso, trae origine nel mare del sangue della “Gorgone Medusa” decapitata, così racconta Ovidio nelle “Metamorfosi”, e assume nel tempo virtù e significati sempre più complessi. Come ricorda Plinio il Vecchio “nasce negli abissi marini con l’aspetto di radice erborea contorta e ramificata; questa, una volta estratta dall’acqua, passa da una consistenza erbosa e molle allo stato solido come di una fronda pietrificata”.
Tuttavia nonostante l’abilità degli artigiani che trasformavano il corallo in vera e pura bellezza, i rametti, verranno nel tempo paragonati all’intreccio dei vasi sanguigni del corpo umano e quindi sempre riconducibili al sangue. Infatti, antiche convinzioni mediche consideravano il corallo un amuleto per tenere lontane le malattie.
I MAESTRI CORALLAI
I laboratori dei “maestri corallari” tra il 400 e il 600 erano diffusi in tutta la città e il corallo, simbolo di Trapani che inizialmente era lavorato solo da pochi artigiani ebrei, divenne successivamente un’arte non più legata all’origine ebraica, la cui produzione comprendeva anche oggetti di culto cristiani: statuine di santi, Crocifissi, scrigni, reliquari, ostensori, monili, saliere, corone da rosario e persino presepi che costituiscono la tipica produzione trapanese.
IL MUSEO PEPOLI
Il Museo Regionale Pepoli di Trapani, conserva, un’impareggiabile collezione di queste opere in corallo di artigiani trapanesi e napoletani databili tra il XVI al XVIII secolo; manufatti di uso sacro e profano provenienti da chiese e conventi del territorio ma anche da collezioni private. Il Museo, intitolato al suo fondatore, il conte Agostino Pepoli è ospitato all’interno di un trecentesco ex convento di Padri carmelitani, adiacente al Santuario della SS.ma Annunziata, dove è conservata e venerata la statua di marmo della “Madonna di Trapani”, opera attribuita a Nino Pisano.
Potrebbe piacerti anche
- Trapani
- Arte e Cultura
Una borsa Fendi firmata dal Maestro trapanese Platimiro Fiorenza
Una borsa Fendi firmata dal Maestro Platimiro Fiorenza per "ApritiModa", l'evento dedicato alle lavorazioni Made in ...
- Federica Barbera
- 20 ottobre 2020
- Trapani
- Arte e Cultura
Trapani tra cinema e fiction: set per la settima arte
Trapani tra cinema e fiction è stata, negli ultimi anni, protagonista con i suoi paesaggi, le sue bellezze naturali...
- Fabio Pace
- 18 maggio 2021
- Trapani
- Arte e Cultura
Corallo e corallai. La strada delle botteghe
Corallo e corallai per tre secoli sono stati binomio inscindibile per Trapani, capitale europea dell’arte orafa e ...
- Fabio Pace
- 9 agosto 2021
- Trapani
- Arte e Cultura
Il Made in Italy riconosce Platimiro Fiorenza
La bottega-gioielleria RossoCorallo ancora tra le eccellenze del Paese«All’interno della storica gioielleria e bottega artigiana Rosso Corallo a Trapani, l’orafo corallaio Platimiro...
- Fabio Pace
- 16 aprile 2024
- Trapani
- Arte e Cultura
L’organo di San Pietro a Trapani
L’orchestra in uno strumentoFlauti, ottoni, corni, tamburi, cornamuse, fagotti, sono solo alcune delle sonorità che si possono riconoscere nell...
- Audrey Vitale
- 24 maggio 2021
- Trapani
- Arte e Cultura
La Ghigliottina del Museo Pepoli
La ghigliottina è lo strumento che decreta la responsabilità individuale dei colpevoli e l’ingiustizia perpetrat...
- Martina Palermo
- 22 febbraio 2023