RossoCorallo. L’arte orafa diventa Alta Moda  

«All’interno della storica gioielleria e bottega artigiana Rosso Corallo a Trapani, l’orafo corallaio Platimiro Fiorenza tramanda l'antica arte della lavorazione del corallo da generazioni.
Il laboratorio usa i metodi più peculiari e tradizionali per trattare corallo, avorio, perle, pietre preziose, argento e oro, rendendo omaggio all’artigianato e alla creatività dell’isola».

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Poche righe per presentare l’attività del Maestro Platimiro Fiorenza, sono quelle che potrete trovare sul sito di ApritiModa (www.apritimoda.it) e che citiamo per portarvi alla scoperta di uno dei luoghi più nascosti e segreti che a pieno titolo fa parte del mondo della moda e del made in Italy.

Piacere Sicilia, dunque, vi accompagna all’interno di questo laboratorio gioielleria perché possiate rispecchiarvi nella bellezza, indossare un gioiello e vederci incastonato un frammento, minuzioso e prezioso oggetto d’arte, lavorato con la dovizia e la meticolosa dedizione degli artigiani dalla mano ferma e dal tocco accurato.

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Un uomo, un tesoro prezioso

Platimiro Fiorenza sigla un marchio, RossoCorallo, che è poetica metafora del genio e dell'intuizione, figlio di un tempo remoto ma che non retrocede dinnanzi all’eternità. “Curaddaro” per professione, plasmatore della materia per spirito, è riconosciuto come l’ultimo corallaio e per questo, dal 2013, è entrato a far parte del R.E.I della Sicilia, acronimo di Registro delle eredità immateriali, e dal 2018 è stato indicato Maestro d’arte e Mestiere della Fondazione Cologni dei Mestieri d’arte.

Il suo nome riecheggia nel “Libro dei Tesori Umani Viventi”, riconosciuto dall’Unesco. Quale che sia l’appellativo, Platimiro Fiorenza rifugge dalle definizioni. Il suo istinto creativo oltrepassa il merito e ricerca, con umiltà e dedizione, la formula perfetta del sublime.

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L'eredità di Platimiro

Un sapiente sforzo, animato dalla competenza di Rosadea Fiorenza, figlia di Platimiro. Ermeneuta di un’arte di cui è conoscitrice esperta e raffinata estimatrice. Dalla bottega del padre eredita i rudimenti della lavorazione del corallo, li converte in disciplina e ne potenzia la conoscenza, con studi accademici di ambito artistico che valorizzano e connotano l’antica arte orafa e corallara. Il master in restauro, l’esperienza nella direzione artistica di gallerie ed allestimenti museografici, la cura di cataloghi di arte contemporanea, hanno accresciuto la sua competenza. Ne è espressione l’accuratezza dialettica con la quale analizza meticolosamente le creazioni paterne. C’è un prolungamento che lega indissolubilmente il padre alla figlia, di lui è la mano, di lei l’identificazione del gesto dal quale si plasma la materia poiché Rosadea è disegnatrice dei gioielli. Questo aureo legame è generativo del RossoCorallo, logo di cui Rosadea è creatrice.

Storia e tradizione del corallo

Dal 2012, anno dell’allestimento della prima mostra dei manufatti dei gioielli del padre “Rosso Corallo: tra sogni e materia” a Torre di Ligny, Rosadea, infaticabile, ha dato voce alla storia e alla conoscenza artigianale del corallo.

Riecheggia, fuori da Trapani, il nome di una famiglia che ha dato lustro al corallo, scoprendone la duttilità e svelandone la plasmabilità senza deturparne l’essenza, preservandone la natura intrinseca.

Questa onestà nel maneggiamento della materia ha accresciuto il valore di fascinose opere d’arte rielaborate in forma di gioielli che sopravvivano al mutare dei tempi e delle mode.

Estimatori del passato, padre e figlia, volgono lo sguardo alla modernità. Per questo, RossoCorallo è approdata in una delle più prestigiose gallerie di Milano, in via Montenapoleone e in decine di altre mostre tra l’Italia e l’Europa.

Quali sono le qualità che decretano l'unicità inconfondibile del corallo trapanese?

In primis - ci spiega Rosadea Fiorenza - c’è la colorazione che varia da tonalità tendenti all’aranciato fino al più comune rosso. Un altro connotato caratteristico è la sua consistenza. Si tratta di un corallo piccolo e filiforme che mal si presta ad interventi scultorei, al contrario di quello orientale.

L'alta moda incontra l'arte orafa

Le peculiarità del corallo locale, accresciute dalla sua rilevanza storica, ne legittimano il successo e la sua recente rivitalizzazione.

Non c’è da stupirsi allora se RossoCorallo ha realizzato per la rinomata casa di moda Fendi una baguette, inserita nella linea Hand in hand, che esalta le migliori espressioni d’artigianato italiano. Un lavoro sopraffino e minuzioso, realizzato con l’impegno e la dedizione costante di esperti artigiani e maestri.

La prima fase, l’ideazione del prototipo da realizzare, ha richiesto alla proprietaria un anno di lavorazione costante. La preziosità di questo sofisticato, ma pure apparentemente semplice, capolavoro suggella la volontà di rendere un prodotto di alta fattura, riconoscente della tradizione trapanese nell’uso della tecnica del retro-incasso, risalente al periodo del ‘600, attualizzata con il ricorso all’ambito della moda.

Così il corallo, dal gusto retrò e classico, grazie alla mission di Rosadea Fiorenza,diviene un prodotto contemporaneo che permea e contrassegna la sua intera biografia palesemente “vocata” alla cura dell’eredità paterna.

I gioielli di RossoCorallo

Aggirandosi tra gli spazi di questa gioielleria del corallo, gli occhi restano abbagliati alla vista della regale magnificenza di ferma capelli incastonati di preziose pietre e brillanti. Ci spiega Rosadea: “Per le donne trapanesi, era d’uso indossare dei monili in questo materiale in occasione delle proprie nozze con la finalità di ornare i capelli”.

Spiccano, tra le altre cose, alcune collane dalla curvatura in stile liberty impreziosite da fiori minuziosamente intagliati e rifiniti o le eleganti sfere in corallo che passano da una delicata cordatura in oro.

Pensabile e impensabile si coniugano nella realizzazione di oggetti di alta moda come bikini o cinture realizzate interamente in corallo.

Il valore apotropaico dello "Scursune"

Non passa inosservato “U Scursune”, una sorta di amuleto di forma serpentina, emblema della tradizione locale, esposto in una delle vetrine. Ci spiega Rosadea: “Era di buon auspicio farne dono ai nascituri. Il monile li accompagnava nel corso delle varie tappe della vita fino al giorno del matrimonio, in cui si soleva affiggerlo dietro la porta di casa con una funzione propiziatoria”.

Tale considerazione antropologica si collega alla valenza apotropaica e cristiana del corallo, associato al sangue di Cristo e, dunque, in rapporto con la sua natura umana e divina.

“L’idea di valorizzare la rilevanza storica e artica dello Scursune risale a qualche anno fa’ quando un numero sempre maggiore di persone cominciarono ad interessarsi al valore culturale di questa eredità familiare spesso dimenticata e assopita tra gli oggetti apparentemente senza nome e senza storia”.

A tessere le fila di questa narrazione è Rosadea Fiorenza che diviene, insieme al padre, aedo della recondita storia del corallo e sociologa della trapanesità, nell’analisi degli usi e dei costumi locali.

Il fascinum e l’attrattiva esercitata dallo “Scursune” ha intercettato il gusto dell’influencer Cristina Fogazzi, conosciuta sui social con lo pseudonimo “Estetista Cinica”. Quest’imprenditrice di successo, fondatrice del centro estetico Veralab Institute, ha dedicato all’amuleto in corallo una “storia” social apprezzata dai suoi follower.

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Trapani e RossoCorallo, tra storia ed arte

Quella che Rosadea Fiorenza ci ha narrato è la storia dell’arte che abbraccia la materia e si piega alla forma. Così noi, umili e inesperti visitatori, vediamo “un pezzo di corallo” in una figura ancora acerba mentre loro, Platimiro e Rosadea Fiorenza, vedono altro: un anello dalla forma quadrata, un bracciale dal design contemporaneo, una collana fasciata di corallo, un costume da bagno, la facciata di una borsa, degli orecchini… C’è, in quest’artificio, uno sforzo creativo che può comprendere solo chi ha acquisito un rapporto di confidenziale reciprocità con la materia che maneggia

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Al di là della porta con affissa l’insegna RossoCorallo, troverete monili d’arte adagiati in vetrine accuratamente allestite. Se accostate l’orecchio potete udire le storie del mare, la voce dei pescatori corallai, se aguzzate la vista potete scorgere le mani di Platimiro Fiorenza che plasmano la materia, se chiudete gli occhi potete percorrere le botteghe che sorgevano in quella che un tempo era via dei “Corallari” oggi via Torrearsa… per tutti questi motivi il corallo è il punto di congiunzione tra la città di Trapani e l’eternità.

Trapani
Via Osorio, 36
+39 0923 20785
+39 320 5758505
gioielleriafiorenza@alice.it
www.platimirofiorenza.it

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