Salina. Isola di contrasti unici al mondo
- Antonella Poma
- 19 maggio 2021
Giunti a Salina si coglie la sensazione di trovarsi in montagna. L’imponenza delle due gobbe rocciose, le case disposte lungo ripide salite; poi giri lo sguardo e scopri di essere circondato da scogliere che si tuffano nel mare blu con il nero vulcanico che contrasta con la vegetazione, le bouganvilles multicolore che incorniciano cancelli, balconi e finestre azzurre. Terra di contrasti anche nella gastronomia.
Le eccellenze di Salina
Tra le eccellenze spiccano i capperi, raccolti da fine Maggio a tutto Agosto. Dopo la raccolta, i capperi vengono asciugati e poi salati in fusti utilizzati anche per le acciughe, o in tinedde, ricavate da botti vecchie tagliate a metà.
Della pianta si consumano sia i boccioli (i capperi), ma anche i frutti (Cucunci): bacche oblunghe contenenti molti più semi e meno polpa, più croccanti e un po’ più piccanti dei capperi. Sono ideali in insalata con pomodori e patate.
Nella frazione di Lingua gusterete “pane cunzato”: il pane croccante si ammorbidisce impregnato dall’olio extravergine di oliva e dai succhi dei numerosi ingredienti tipici dell’isola ammucchiati a formare una golosa montagnetta.
Altra delizia da consumare a Lingua è la granita di frutta fresca, soffice e cremosa, con i sapori dell’isola: limoni, gelsi, fichi, mandorle ma anche fragole, caffè e pesca.
Il vino DOC
Non perdetevi la Malvasia, vino DOC liquoroso prodotto con uve lasciate appassire in parte sulla pianta e, dopo la vendemmia, esposte al sole su tradizionali graticci di canne (cannizzi).
L’appassimento conferisce sapori e profumi della terra: colore giallo dorato, riflessi ambrati, profumo ampio e aromatico, sapore dolce con sentori di miele, eucalipto, erbe aromatiche e note di albicocca. Da abbinare a formaggi come pecorini piccanti ed erborinati, fantastico con dolci a base di mandorle, cassata siciliana, piccola pasticceria.
Dona note inconfondibili se usato per sfumare preparazioni salate. Ad esempio, dopo aver fatto saltare in padella della cipolla rossa di Tropea, sfumatela con della malvasia e adagiatela su filetti di tonno rosso scottati in padella e salati all’ultimo con del sale grosso: noterete come l’agrodolce della cipolla e il sapido del tonno si sposano.
La malvasia ghiacciata è un ottimo aperitivo: provatela con una quenelle di ricotta di pecora su cui adagerete un cappero non dissalato, i contrasti di sapori e consistenze saranno esaltanti. LA NIPITEDDA Altro ingrediente tipico dell’isola di Salina è la nipitedda, pianta aromatica simile alla menta che fiorisce da Giugno a Novembre. Si usa per preparare la schiuma, zuppa nel cui brodo vengono “calate” polpettine di pane e pecorino o vengono rotte delle uova.
Con la nepitella si prepara un pesto arricchito con capperi, aglio e pomodoro con cui si condiscono gli spaghetti.
Le specialità gastronomiche di Salina
Altro primo tipico con sentori inconfondibili sono “gli spaghetti di fossa delle Felci”, il cui nome deriva dall’omonimo monte di Salina. Si preparano mescolando gli spaghetti con una salsa a base di burro ammorbidito, limone, pecorino, capperi, olio, cipolletta cruda e malvasia.
I secondi sono ovviamente a base di pesce. I dolci sono generalmente secchi o fritti.
Spiccano i Nacatuli, costituiti da una sfoglia ripiena di pasta di mandorle, cannella e agrumi e gli sfinci, pezzi di pasta lievitata e fritta che alle Eolie è preparata con una purea di fichi d’India (sfinci di ginostra) o di zucca gialla (sfinci i cucuzza).
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