Ustica, patrimonio di biodiversità
- Elena Cicardo
- 15 ottobre 2021
Animo vulcanico, ribelle, selvaggio. Ustica è una piccola isoletta situata nel Mar Tirreno, circa 67 chilometri a nord di Palermo, ed è un patrimonio incredibile di biodiversità. Il suo ambiente marino ospita più della metà di tutte le specie mediterranee e non è un caso che proprio qui, nel 1986, sia nata la prima Area Marina Protetta d’Italia. Il suo mare è blu intenso, la sua terra nerissima spiega il suo nome che deriva da “ustum” e che in latino significa “bruciato”.
Un bosco fitto è custodito al centro dell’isola e una distesa di viti, fiori di ibisco e fichi d’india si srotola a perdita d’occhio fino alla costa, disseminata di grotte spettacolari.
Un vulcano sul mare
Ustica costituisce la sommità di un vulcano sommerso, con i suoi sentieri è amata dagli appassionati di trekking ed escursioni e, con i suoi fondali perfetti per il diving, è considerata la “capitale dei sub”.
Tra i punti migliori per immergersi c’è lo Scoglio del Medico, con le sue grotte e rocce imponenti tra cui “Il Canyon”, caratterizzato da giochi di luce che si spingono verso i 30 metri di profondità. Poi la Secca di Colombara dove si possono osservare tantissimi pesci, magnifiche spugne e gorgonie multicolori e soprattutto il sito sommerso di Punta Cavazzi, un percorso archeologico subacqueo, un vero e proprio museo del mare con una decina di reperti archeologici sparsi nel raggio di 300 metri.
Percorsi archeologici
Anche sulla terraferma Ustica ha una storia affascinante da scoprire passo per passo attraverso i ritrovamenti archeologici, le torri di avvistamento, le tombe ipogee e un villaggio preistorico, il “Villaggio dei Faraglioni” detto anche “Villaggio di Tramontana” risalente alla media età del Bronzo, conservato in modo sorprendente.
Tra i posti più belli dell’isola c’è la Rocca della Falconiera, un antico sito archeologico di età romana in cui venne poi realizzata in epoca borbonica una fortificazione per la difesa dell’isola. Si trova sull’orlo di un antico cratere a picco sul mare ed è uno dei punti più panoramici da cui ammirare il tramonto più bello di Ustica. Un altro punto da cui godere di un panorama mozzafiato è la Guardia dei Turchi, dove si trova la vetta del vulcano al centro dell’isola.
Non solo pesce: pizza e gigi
Un unico paesino si arrocca nella parte nord-orientale dell’isola e forma un anfiteatro affacciato sulla Cala Santa Maria, la baia che ospita il porto. Il cuore del piccolo centro abitato è sicuramente piazza Umberto I, dove si trova la casa in cui abitò Antonio Gramsci durante l’esilio.
Del patrimonio del paese fanno parte, oltre alle chiese e al museo archeologico, senza ombra di dubbio anche i due panifici, con la loro squisita quanto semplicissima specialità: la pizza usticese, condita soltanto con la salsa di pomodoro, le acciughe, l’origano, l’aglio e un segreto che i fornai non contemplano di rivelare.
La cucina di Ustica naturalmente riflette la terra fertile e il mare pescoso che la caratterizzano. I sughi fatti in casa con il finocchietto selvatico la fanno da padrone, insieme ai capperi e all’enorme varietà di pesce a disposizione: piccoli gamberetti gustossissimi, ricciola, pesce spada, aragoste e cicale, mupe e occhiate, totani e calamari.
Tra i dolci vanno assolutamente provati i “gigi”, preparati con il vino cotto, i fichi, la cannella e le mandorle. Anche se la regina incontrastata, in mezzo a tutti i legumi eccellenti dell’isola, è la celebre lenticchia piccola e coltivata in regime biologico, presidio Slow Food, che è arrivata persino nello spazio e con la quale, oltre che strepitose zuppe e piatti di pasta si preparano ormai persino i biscotti.
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